Il 2035 rappresenta un punto di svolta cruciale per la mobilità sostenibile. In linea con gli obiettivi stabiliti dalla Commissione Europea, questa data segna l’inizio di una nuova era della mobilità, caratterizzata da un significativo avanzamento tecnologico e da un cambiamento nelle abitudini di viaggio.
Una delle trasformazioni più evidenti è il passaggio verso la mobilità verde, guidato principalmente dall’adozione di veicoli elettrici. Essa è destinata a crescere costantemente, con un focus maggiore su soluzioni di e-mobility, che includono la ricarica rapida e l’ampliamento e miglioramento della rete di stazioni di ricarica.
Questi cambiamenti stanno portando ad un incremento della mobilità, trasformando gradualmente i “quartieri in 15 minuti”, dove i servizi di mobilità accessibili e sostenibili sono a portata di mano per tutti i cittadini, ma ne parleremo in seguito. Inoltre, l’industria automotive sta abbracciando nuovi modelli di business, come il ride-sharing e il car-sharing, per adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori. Il futuro della mobilità è quindi elettrico, sostenibile e fortemente incentrato sul miglioramento dell’esperienza di viaggio per tutti.
Sono stati individuati delle traiettorie principali, presentati come aspetti cruciali da prendere in considerazione quando si considera il futuro della mobilità urbana sostenibile. Di seguito elencate:
-La diffusione della mobilità elettrica richiede infrastrutture elettriche di nuova generazione e rete intelligente, in cui le stazioni di ricerca e i veicoli elettrici utilizzati per lo stoccaggio temporaneo dell’energia siano pienamente integrati e supportati. L’aumento della mobilità dolce, come biciclette e altre soluzioni di micromobilità, richiede infrastrutture e spazi dedicati all’interno di una struttura urbana rinnovata.
-La mobilità del futuro è concepita come una soluzione modellata sulle esigenze quotidiane degli utenti, senza più costringere l’individuo ad adattare i propri impegni in base all’offerta di mobilità. Questo significa una gestione generalizzata e unificata dei dati provenienti da diverse fonti per fornire il servizio giusto, al momento e al posto giusto. Investire in un livello adeguato di infrastrutture di connettività (5G e 6G) è importante per diffondere la mobilità on-demand anche in aree lontane dal centro città.
-La necessità di possedere un auto privata diminuirà gradualmente e il futuro delle auto potrà diventare un destino condiviso. Costruendo una rete di servizi più capillare (tramite il trasporto pubblico e sharing di veicoli a due e quattro ruote) le persone otterranno la stessa libertà di muoversi pari a quella data dall’auto di proprietà. L’abbandono del veicolo privato sarà spinto non solo dal risparmio economico, ma soprattutto dall’obiettivo di spostarsi in modo sostenibile per l’ambiente.
-Il cambiamento della mobilità e la riduzione del numero di veicoli in transito all’interno della città cambieranno la struttura urbana, modificandone la conformazione delle corsie stradali e liberando aree da destinare a nuovi scopi. La definizione di “quartieri di 15 minuti” diffusi nell’area urbana potrà garantire una città a misura d’uomo anche nelle grandi città metropolitane in cui le relazioni sociali e la mobilità attiva saranno preservate.
-Veicoli a carburante alternativo e veicoli a tecnologia avanzata. In futuro i veicoli elettrici sono destinati a diventare lo status quo. Introducendo leggi che limitano la circolazione dei veicoli ad alte emissioni, nuove tipologie di carburante saranno commercializzate per permettere a tipologie di veicoli diverse di circolare.
Gli esperti ritengono probabile che tutte queste tecnologie saranno pienamente sviluppate e pronte per l’implementazione in Italia entro il 2035. Il futuro della mobilità sarà quindi elettrico, condiviso e centrato sul miglioramento della qualità della vita urbana.